Bene, ma è una conferma dell'esistente.
È apprezzabile che si sottolinei la possibilità di accesso al gratuito patrocinio per le vittime di violenza sessuale, nell'ottica di incentivare l'emersione del molto sommerso. Ma davvero è da considerarsi un importante passo avanti o piuttosto una marcia sul posto per occultare il vero problema: le inadeguate risposte alla domanda di giustizia che rivittimizzano pesantemente proprio le donne che hanno denunciato? Se è vero, infatti, che solo il 7% delle violenze sessuali viene denunciato, è altrettanto vero che la metà di queste denunce viene archiviata e solo la metà del restante 3,5% porta a sentenze di condanna. E chi pagherà le spese processuali nei casi , percentualmente elevati, in cui la violenza denunciata non venga riconosciuta da una magistratura impreparata e, malgrado buone leggi nazionali e sovranazionali, ostinatamente arroccata su stereotipi sessisti? Resta poi scoperto il civile che non fa eccezioni per le donne vittime di violenza domestica, pur costrette ad accedervi per separazioni e divorzi, se non limitatamente a fasce di reddito molto basso. Giovanna Ferrari https://www.osservatorioaic.it/images/rivista/pdf/2021_2_07_Gerosa.pdf |